Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni, itinerario tra storia e atmosfere

A Istanbul, a differenza di quanto succede nelle città occidentali con le vestigia dei grandi imperi del passato, i monumenti storici non sono reliquie protette ed esposte come in un museo, opere di cui ci si vanta con orgoglio. Qui le rovine convivono con la città. Ed è questo ad affascinare viaggiatori e scrittori di viaggi.

Orhan Pamuk – Istanbul

Consigliarti cosa vedere a Istanbul in 3 giorni non è facile, soprattutto perché, per conoscere questa città, servirebbero settimane.

 

Voglio provarci, ma a modo mio, partendo da un pensiero che ho avuto appena tornata: nonostante il ‘caos’ esterno, Istanbul ha coltivato un proprio ritmo interiore, una capacità di muoversi con calma e godersi il piacere della lentezza nei piccoli gesti quotidiani e nelle passioni dei suoi abitanti, una su tutte la pesca.

 

Potrebbe sembrarti strano, soprattutto perché Istanbul è la città più grande d’Europa e una delle più grandi metropoli del mondo. Fidati, non è così. 

 

Per questa piccola guida, ho condensato tutte le mie esperienze preferite in un itinerario di 3 giorni a Istanbul, facile da seguire e ricco di spunti storici e letterari. Il soprannome Dersaadet, “La porta della felicità” le calza a pennello perché è come un portale che, una volta varcato, invita alla scoperta. Come ha scritto anche Corrado Augias “Istanbul stimola l’indagine, spinge chiunque abbia voglia di guardarla a saperne di più”.

 

Qui copriremo quartieri e distretti, una miriade di luoghi da non perdere e un vero e proprio buffet di gioielli gastronomici. Vedrai palazzi dell’era ottomana e colorate case a schiera, viaggerai su tram storici e traghetti locali, visiterai magnifiche moschee.

 

Dopo questa introduzione, ti auguro una buona lettura e buon viaggio.

Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni
Pescatore a Istanbul
Un gatto a Istanbul
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In questa guida troverai

Cosa vedere a Istanbul

Ciao, sono Elena Usai!

 

Sono una travel blogger e content creator sarda e ti aiuto a scoprire l’Italia, l’Europa e il mondo con calma e autenticità. Mi piace raccontare i luoghi in modo diverso, andando oltre la semplice lista di cosa fare e cosa vedere.

 

Essendo appassionata di letteratura, nei miei articoli troverai anche tanti riferimenti a libri (non guide) che potrebbero aiutarti ad approfondire la destinazione e riempire i tuoi viaggi di colore, cultura e creatività.

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Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni: una panoramica generale

Cosa troverai in questo itinerario su cosa vedere a Istanbul in 3 giorni? Partiamo dal presupposto che vedere tutte queste cose in maniera approfondita in così pochi giorni è impossibile, a meno che tu non voglia fare le maratone (cosa che personalmente non faccio mai).

 

Scegli i luoghi che ti interessano di più o, se vuoi vedere più cose, valuta la possibilità di estendere il tuo viaggio a 4-5 giorni.

 

In linea generale, Istanbul si presenta suddivisa in tre parti, due europee (la parte vecchia di Sultanahmet e quella moderna di Beyoğlu) e quella asiatica. Ecco perché puoi dedicare un giorno a ognuna di queste zone. 

 

GIORNO 1 | Il primo giorno scopriremo alcuni dei grandi classici, un’immersione storica tra la Torre di Galata, il parco di Gulhane, il palazzo Topkapi, Hagia Sophia, la Basilica Cisterna, la Moschea Blu e il ponte di Galata per il tramonto.  

 

GIORNO 2 | Il secondo giorno ci dedicheremo ai colori e profumi di Istanbul tra il Grand Bazaar, il bazaar delle spezie, i quartieri di Fener e Balat, di Beyoğlu e Karakoy.

 

GIORNO 3 | Il terzo giorno andiamo a scoprire la parte asiatica e, se vuoi aggiungere un extra storico, puoi valutare di fare una visita al Museo Archeologico, terminando con una crociera al tramonto sul Bosforo.

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Giorno 1: i classici di Istanbul

Il primo giorno a Istanbul è dedicato ai grandi classici. L’ideale è partire dal quartiere centrale di Galata.

Torre di Galata

La Torre di Galata, con i suoi 67 metri, è l’edificio che vedrai più spesso da diversi punti della città, con il suo piccolo cappello a punta che spicca sopra i tetti.

 

Costruita nel 1348, ha assistito a ogni episodio della storia moderna di Istanbul. Avendo un hotel con terrazza nelle vicinanze, alto più o meno come la Torre di Galata, non sono salita. Se deciderai di goderti la vista dal suo punto più alto, ti consiglio di farlo all’orario di apertura, perché durante il giorno, e soprattutto al tramonto, è sempre molto affollata.

 

ORARI DI APERTURA | Aperta tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:15

 

PREZZI | 30€ – Se vuoi risparmiare e saltare la fila in molti dei luoghi di interesse della città, ti consiglio di valutare l’acquisto di una Istanbul E-Pass.

Il parco di Gülhane e i suoi tulipani

Una volta attraversato il ponte e raggiunta l’altra riva, prima di andare nel cuore del quartiere Sultanahmet, dove si trovano i principali luoghi di interesse storico, attraversa il Parco di Gülhane.

 

Prati verdi e aiuole curate fungono da scorciatoia perfetta per raggiungere Sultanahmet, una delle zone più frenetiche di Istanbul. Ecco perché questo è il momento ideale per goderti la calma del parco e annusare i tulipani.

 

Questo spazio è una delle location per l’annuale Festival dei Tulipani di Istanbul. Ogni primavera ne fioriscono oltre 2,5 milioni! In altri periodi dell’anno, invece, si possono ammirare narcisi e viole. I sentieri serpeggiano tra diversi alberi monumentali e ci sono molte panchine se hai bisogno di riposare un attimo.

Parco di tulipani a Istanbul
Parco a Istanbul
Tulipani a Istanbul

Hagia Sophia

Visitare in un solo giorno tutti questi luoghi d’interesse può risultare particolarmente stancante. Seppur siano raggiungibili a piedi l’uno dall’altro, ti consiglio di sceglierne massimo due o, se vuoi visitarli tutti, di spalmarli lungo i 3 giorni.

 

Tra i più importanti c’è la famosa basilica/moschea Hagia Sophia o Santa Sofia. Meraviglia bizantina risalente al VI secolo, fu per quasi mille anni il più vasto spazio chiuso esistente al mondo. Dopo essere stata trasformata in un museo durante la Repubblica di Atatürk, torna a essere moschea nel 2020. Per questo, per visitarla, devi tenere in considerazione anche gli orari della preghiera

 

Mosaici, porte e colonne hanno conquistato lo sguardo di ogni visitatore, per non parlare della cupola che colpì particolarmente Edmondo De Amicis, autore, tra gli altri, di Cuore

La prima meraviglia della moschea è la grande cupola. Guardandola dal mezzo della navata, par davvero di vedere, come dice la Stael della cupola di San Pietro, un abisso sospeso sul nostro capo.

ORARI DI APERTURA | Santa Sofia è aperta ai visitatori tutti i giorni, con orario continuato dalle 09:00 alle 19:30. L’area di visita della moschea è chiusa ai visitatori tra le 12:30 e le 14:30 per la preghiera.

 

BIGLIETTI | 25€, acquistabili online con ingresso prioritario, consigliati per evitare le file che possono essere lunghissime.

 

TOUR | Qui, invece, trovi un tour guidato, dove nel biglietto è inclusa anche la Moschea Blu.

Basilica Cisterna

Vicino a Santa Sofia, proprio dietro l’angolo, troverai la Basilica Cisterna, la più famosa tra le centinaia di cisterne sotterranee nascoste sotto le strade di Istanbul.

 

Costruita nel VI secolo per volere dell’imperatore Giustiniano I, fu la più grande riserva idrica della città, ben 9.800 metri quadrati.

 

Potrai scoprirla in 30-40 minuti percorrendo le passerelle sopraelevate che ti condurranno tra le 336 colonne decorative in marmo, alcune delle quali raffigurano la temibile Medusa.

 

Assicurati di acquistare i biglietti online per evitare, anche qui, le lunghissime code.

Basilica cisterna su cosa vedere a Istanbul in 3 giorni
Basilica cisterna a Istanbul
La basilica cisterna a Istanbul

La Moschea Blu

Infine, fai una sosta alla Moschea Blu (Sultan Ahmet Camii), costruita nel 1616.

 

Ammira l’esterno della moschea dal vicino Parco Sultan Ahmet, dove viali di palme e splendidi lampioni incorniciano perfettamente la cupola centrale, quindi entra per vedere il cortile e l’esuberante sala di preghiera principale. Come la Basilica di Santa Sofia, questa è una moschea attiva, quindi l’ingresso (gratuito) è consentito solo al di fuori degli orari di preghiera.

 

Fai un salto anche nella vicina Piazza dei Cavalli (At Meydani), chiamata così perché qui, un tempo, si trovava l’ippodromo. Ora appare come uno spazio ‘vuoto’, che devi immaginare ricco di statue che l’imperatore Costantino fece arrivare da ogni parte del mondo, dall’Egitto a Roma.

 

Tra i reperti presenti puoi vedere un obelisco originale, la fontana del Kaiser Guglielmo II, dono dell’imperatore tedesco al sultano Abdul-Hamid II, e la colonna proveniente dal tempio di Apollo a Delfi, risalente al V secolo a.C. 

Moschea blu a Istanbul
Moschea blu
Obelisco a Istanbul

Tramonto dal ponte di Galata

Termina il tuo primo giorno a Istanbul sul ponte di Galata. Questo, a mio parere, è lo spot più bello dove aspettare e vedere il tramonto

 

Ho aggiunto il verbo ‘aspettare’ perché qui si snoda una parte importante della quotidianità di Istanbul: ci sono i pescatori che, dalla mattina alla sera, si dedicano a questa passione condivisa da moltissimi uomini stanbuliti.  

Tramonto a Istanbul
Tramonto al ponte di Galata a Istanbul
Ponte di Galata al tramonto
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Giorno 2: i colori e i profumi di Istanbul

Il secondo giorno di questo itinerario su cosa vedere a Istanbul in 3 giorni ti porta in alcuni degli angoli più colorati e particolari della città.

Il distretto di Beyoğlu

La mattina è il momento migliore per scoprire le strade del distretto di Beyoğlu, di cui fa parte la Torre di Galata. È anche uno dei quartieri più comodi dove dormire, in questo modo potrai anche visitarlo in diversi momenti della giornata. 

 

Questo è il luogo dove visitatori e residenti vengono in cerca di buoni ristoranti e bar, locali con musica dal vivo, hotel e boutique. Costruito attorno al grande viale di İstiklal Caddesi, comprende un mix di quartieri residenziali come Çukurcuma e Cihangir, e zone storicamente importanti come Galata e Karaköy.

 

La zona di Cukurcuma è stata resa celebre dal romanzo di Orhan Pamuk del 2008, “Il Museo dell’Innocenza” perché parte della trama si svolge per le strade di questo quartiere. Al libro è stato dedicato anche l’omonimo Museo dell’Innocenza

Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni

Ed è lo stesso Pamuk che, nel libro autobiografico Istanbul, racconta il passato di Beyoglu, noto anche come Pera, un tempo abitato dai greci.  ‘Pera’, infatti, è un toponimo derivato dal greco para, usato per indicare un senso di vicinanza.

 

“Le famiglie greche gestivano i negozi di manifattura, scarpe e pasticceria di Beyoglu. Uno dei più grandi divertimenti della mia infanzia era andare con mia madre a fare acquisti a Beyoglu ed entrare e uscire da diversi locali gestiti da greci.”

Divertiti a trovare gli antichi passage, cammina sulla via Bankalar Caddesi, o Via delle Banche, dove sfilano diversi edifici con splendide facciate in pietra. Dagli anni ’50 dell’Ottocento in poi, questa fu la risposta ottomana a Wall Street, quindi il luogo dove l’Impero ospitava le sue più importanti istituzioni finanziarie, banche e sedi di compagnie assicurative. 

 

Puoi percorrere la via anche sul tram storico acquistando il biglietto alle apposite macchinette dei tram classici e raggiungere così Piazza Taksim, l’ultima fermata. 

Tram a Istanbul
Tram storico a Istanbul
Istanbul

Karaköy

Un tempo cuore dei commerci e degli scambi marittimi dell’epoca ottomana, oggi Karaköy si è reinventato diventando uno dei quartieri più cool di Istanbul.

 

È un’area vivace che, sotto lo sguardo vigile della Torre di Galata, si estende fino alle rive del Bosforo dove si trova il Galataport. Segui l’aroma del pesce appena grigliato, ti condurrà tra le file di bancarelle dove provare il Balık-Ekmek mentre osservi i traghetti che solcano le acque scintillanti del Bosforo. 

 

Questa è una specialità relativamente nuova, come mi ha raccontato un amico nato e cresciuto a Istanbul, e non tradizionale come può sembrare. Tuttavia, queste wrap farcite con filetti di pesce senza lische, condite con lime e rifinite con una spennellata di salsa al peperoncino sono una vera delizia alla quale è impossibile resistere.

 

I baklava di Karaköy Gulluoglu

Karakoy Gulluoglu è la più antica pasticceria di baklava a Istanbul. L’attività a conduzione familiare fu fondata nel 1800 a Gaziantep e aprì a Istanbul nel 1949. I figli, i nipoti del fondatore e i pasticceri formati dalla famiglia Gullu sono responsabili di molti degli altri negozi di dolciumi della città.

 

Al suo interno è presente un cafè con tavolini, sia nella sala interna che nel giardino esterno, contraddistinto da un fascino d’altri tempi

 

Qui puoi scegliere tra le diverse proposte di degustazione o indicare allo staff quali baklava desideri provare. E miraccomando, accompagnali con un té!

Baklava da Gulluoglu a Istanbul
Gulluoglu a Istanbul

Il bazaar delle spezie (Egyptian Bazaar)

A Istanbul ci sono due bazaar famosi: il Gran Bazaar, uno dei più grandi e antichi al mondo, e il bazaar delle spezie, conosciuto come Egyptian Bazaar

 

A mio parere, il secondo offre un’esperienza molto più interessante: seppur sia altrettanto affollato e frenetico, offre prodotti diversi tra montagne di spezie, cumuli di saponi e pile di tisane, a differenza dei souvenir tutti uguali in vendita al Grand Bazaar.

I quartieri di Balat e Fener

Il pomeriggio puoi esplorare uno dei quartieri più particolari di Istanbul: Balat/Fener. Questa coppia di graziosi distretti, con radici rispettivamente ebraiche e greche, sono entrambi famosi per i loro negozi di antiquariato, le stradine vertiginose e, naturalmente, la moltitudine di case dipinte a colori vivaci.

 

Ora, alcune aree sono particolarmente turistiche, quindi ti invito a inoltrarti più in profondità tra le strade del quartiere, ma con rispetto. Qui, la vita scorre diversa rispetto al centro di Istanbul, è facile imbattersi in panifici dove preparano il pane cantando e dove i bambini giocano per le strade.

 

Sia gli uomini che le donne, giovani e adulti, seguono i dettami della religione islamica e indossano, di conseguenza, abiti più conservatori. Non fare fotografie senza chiedere il permesso: ho assistito a una scena poco gradevole tra un uomo e una turista tedesca che provava a scattargli di nascosto una foto con il telefono. 

Quartiere Balat a Istanbul
Balat in cosa vedere a Istanbul in 3 giorni
Quartiere colorato di Balat a Istanbul
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Giorno 3: la parte asiatica di Istanbul

Siamo arrivati all’ultima parte di questo itinerario su cosa vedere a Istanbul in 3 giorni. Inizia la tua mattinata con una traversata in traghetto sul Bosforo. Spostarsi con il traghetto è una delle esperienze più belle da fare in città.

 

I traghetti per Kadikoy partono da Karakoy e da Besiktas: raggiungi il molo, carica la tua card dei trasporti e goditi il viaggio: quando arriverai sul lato anatolico, avrai ufficialmente attraversato il confine tra Europa e Asia.

 

Kadıköy, sebbene ricordi Karaköy per la sua struttura, con la storica linea del tram e la pedonale Bahariye Caddesi, si distingue per un’atmosfera leggermente più sobria e un carattere più profondamente radicato nella vita locale. I suoi vicoli, fitti di caffè e negozi affascinanti, contribuiscono a creare un ambiente più disteso e meno frenetico.

 

Fai una passeggiata nel mercato, assaggia le specialità proposte dal famoso Çiya Sofrası e sorseggia un delizioso caffè turco da Fazıl Bey, aperto dal 1923.

Cafè a Istanbul
Caffè turco a Istanbul
Mercato a Istanbul

Museo archeologico di Istanbul

Durante questo terzo giorno a Istanbul puoi decidere di viverti con calma la parte asiatica, oppure tornare indietro alla parte europea nel pomeriggio per visitare il Museo Archeologico.  

 

Situato tra il primo cortile del Palazzo Topkapi e il suggestivo Parco Gülhane, nel quartiere storico di Sultanahmet, le sue origini risalgono a una collezione di antichità nel Palazzo Topkapi, ma la sua fondazione ufficiale come museo vero e proprio risale al 1891, per opera del celebre pittore e archeologo Osman Hamdi Bey. Questo lo rende il primo museo della Turchia.

Crociera sul Bosforo

Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni se non la città stessa dal Bosforo? Per farlo, ti consiglio di prenotare la crociera online, così da scegliere l’orario che preferisci e risparmiare.

 

Il Bosforo può quasi dar l’illusione di essere un fiume, in realtà è il braccio di mare che, dal Mar di Marmara, porta al Mar Nero.

 

Se avete la corrente dietro di voi, se vi fate trascinare lateralmente come un granchio, verso i battelli, Istanbul vi passa piano piano davanti. La vita non può essere così brutta, penso a volte, comunque uno alla fine può sempre farsi una passeggiata sul Bosforo.

Durante la crociera, vedrai sfilare davanti a te le moschee, le ville, i palazzi e gli antichi quartieri che un tempo, affacciati sul Bosforo, ospitavano le antiche case in legno della vecchia borghesia istanbulita, ora quasi del tutto scomparse, bruciate o distrutte dal tempo. 

 

Inutile dirti che il momento più bello per prenotare la crociera sul Bosforo è il tramonto, così da salutare la città, in questo terzo giorno (se il tuo ultimo) nel migliore dei modi. 

Traghetto a Istanbul
Bosforo a Istanbul
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